domenica 17 febbraio 2008

Kosovo indipendente

KOSOVO, INDIPENDENZA DEDICA ALLA PACE PRISTINA -Il parlamento del Kosovo ha accolto con una acclamazione in piedi la proposta di dichiarazione unilaterale di indipendenza dalla Serbia, letta in aula dal primo ministro Hashim Thaci. Il Kosovo è da questo momento "uno stato indipendente, sovrano e democratico". Lo ha dichiarato il presidente del parlamento di Pristina Jakup Krasniqi di fronte all'assemblea.

SERBIA NON RICONOSCERA' MAI INDIPENDENZA,TADIC

BELGRADO - Il presidente serbo Boris Tadic ha detto che il suo Paese non riconoscerà mai l'indipendenza del Kosovo. Anche il primo ministro serbo Vojislav Kostunica ha duramente condannato la proclamazione unilaterale d'indipendenza del Kosovo, definendolo "un falso stato", e accusando gli Stati Uniti per il loro appoggio agli indipendentisti e la loro disponibilità a "violare l'ordinamento internazionale per i loro interessi militari".

Parlando alla tv nazionale serba nel pomeriggio, pochi minuti dopo la proclamazione di indipendenza del Kosovo, Kostunica ha detto che la Serbia "non riconoscerà mai questo "falso stato" sul suo territorio. Oltre che gli Stati Uniti, il capo del governo di Belgrado ha criticato anche l'Unione europea che - ha detto - ha seguito gli Usa "in un modo umiliante". Il parlamento di Pristina, in una seduta straordinaria, ha proclamato nel primo pomeriggio di oggi unilateralmente e per acclamazione l'indipendenza della provincia serba a maggioranza di popolazione albanese.

KOSOVO: CAPO STATO MAGGIORE SERBO, ESERCITO PRONTO A REAGIRE

BELGRADO - Il capo di stato maggiore serbo Zdravko Ponos ha dichiarato di " non attendersi incidenti" subito dopo la proclamazione di indipendenza del Kosovo, ma ha precisato che "l'esercito è sempre pronto a reagire in caso di necessità". Ponos ha precisato che " esistono ottimi canali di comunicazione" con la forza Kfor in Kosovo e ha smentito voci circolate oggi pomeriggio di uno "stato di mobilitazione" dell'esercito. " Non ve n'é alcuna necessità" ha detto.

RUSSIA, ONU E NATO ANNULLINO INDIPENDENZA

MOSCA - La Russia chiede all'Onu e alla Nato un'azione"Immediata" per fare annullare la proclamazione di indipendenza del Kosovo. Lo si legge in un comunicato del ministero degli affari esteri russo. La Russia "si aspetta che la missione dell'Onu in Kosovo e le forze Nato per la provincia applichino immediatamente il loro mandato, dato dal Consiglio di sicurezza, compreso l'annullamento delle decisioni degli organi locali di Pristina, contro i quali chiediamo dure misure amministrative", si legge in un comunicato del ministero degli esteri russo.

CONSIGLIO SICUREZZA ONU CONVOCATO PER LE 19

IL Consiglio di Sicurezza è stato convocato per consultazioni urgenti su richiesta della Russia dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo. La riunione è stata fissata alle 13 di New York, le 19 in Italia

DIPARTIMENTO DI STATO USA, APPELLO ALLA CALMA

NEW YORK - Il Dipartimento di Stato "preso atto" della dichiarazione di indipendenza del Kosovo, ha fatto un appello a tutte le comunità della provincia alla calma. Lo ha dichiarato il portavoce Sean McCormack.

NATO, SHEFFER INVITA A MODERAZIONE, NO A VIOLENZE

BRUXELLES - Il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer ha oggi rivolto un appello a tutte le parti in causa affinché esercitino "il massimo controllo e moderazione" ed ha reso noto che l'Alleanza segue attentamente gli sviluppi della situazione. In una nota Scheffer avverte che in questa fase particolarmente delicata, i militari della Kfor risponderanno "rapidamente e con fermezza contro chiunque voglia ricorrere alla violenza in Kosovo". Il Consiglio Atlantico, si legge ancora nella nota, si riunirà domani per valutare la situazione. La Kfor continuerà intanto a svolgere come prima le sue funzioni in Kosovo in base alla risoluzione 1244 dell'Onu, provvedendo a garantire la sicurezza per tutti i cittadini della regione - minoranze e maggioranze - in maniera imparziale come fatto finora.

PAPA PREGA PER I POPOLI DELLA SERBIA E DEL KOSOVO

ROMA - Il Papa "continua a guardare con affetto le popolazioni della Serbia e del Kosovo, è loro vicino e assicura loro le sue preghiere in questo momento cruciale della loro storia". Lo sottolinea padre Federico Lombardi nella ampia nota sulla Santa Sede di fronte all'indipendenza del Kosovo pubblicata dalla Radio vaticana


TIRANA, PARLAMENTO COLLEGATO IN DIRETTA CON PRISTINA

TIRANA - Il parlamento albanese si è riunito questo pomeriggio per seguire in diretta tv da Pristina la dichiarazione di indipendenza del Kosovo, la cui seduta del parlamento è iniziata alle 15.00. Un megaschermo è stato installato in aula, dove oltre ai deputati sono invitati anche personalità e noti personaggi del mondo dell'arte e della cultura albanese. Il capo dello Stato Bamir Topi non sarà presente, ma ha annunciato per le 17.00 una conferenza stampa per salutare la proclamazione dell'indipendenza. Un'altra conferenza è attesa anche dal premier Sali Berisha. Fonti ufficiali hanno spiegato all'Ansa che non si tratterà di dichiarazioni per il riconoscimento della secessione dalla Serbia della provincia a maggioranza albanese. Sulla questione non esiste una ben definita procedura da seguire. Il parlamento albanese ha infatti riconosciuto con una propria decisione l'indipendenza del Kosovo dal 1991. Le autorità non hanno ancora deciso la formula da seguire dopo l'atto previsto dal parlamento del Kosovo oggi pomeriggio. Ma anche formalmente l'Albania, come più volte ribadito, non sarà tra i primi paesi che riconosceranno la nascita del nuovo stato. "La nostra posizione ufficiale sarà ben coordinata con i nostri partner, Stati Uniti e Ue", ha affermato oggi il ministro degli esteri Lulezim Basha. Le autorità albanesi hanno mantenuto una linea prudente anche sui festeggiamenti per la proclamazione dell'indipendenza, tanto che sulla stampa di oggi alcuni analisti ironizzavano parlando di "festa sorvegliata" facendo riferimento alla formula di "indipendenza sorvegliata" prevista dal pacchetto Ahtisaari per il Kosovo. Tuttavia, ad organizzare i festeggiamenti di oggi in Albania hanno pensato i municipi. A Tirana il viale principale è stato bloccato al traffico per organizzare quella che è stata definita "la passeggiata della liberta". Alcune migliaia di persone hanno riempito le vie principali della capitale dove da ieri pomeriggio sventolano le bandiere nazionali. Anziani, donne e bambini tengono nelle mani il vessillo rosso con al centro l'aquila nera. Un megaschermo è stato istallato anche al centro della capitale per permettere ai cittadini di seguire in diretta da Pristina la prevista proclamazione dell'indipendenza dal parlamento del Kosovo. Stesso scenario anche in quasi tutte le altre città dell'Albania.

CENTINAIA SERBI IN DIVISA RESPINTI A CONFINE

BELGRADO - Alcune centinaia di ex combattenti serbi che indossavano la divisa militare sono stati respinti dalla polizia kosovara quando oggi hanno cercato di entrare dalla Serbia nella regione che si appresta a proclamare l'indipendenza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Beta. I veterani - reduci della guerra del 1998-99 - sono stati fatti passare senza problemi dalla polizia serba che si trova a Merdare, ma sono stati bloccati al posto di frontiera controllato dai kosovari. C'é stato qualche tafferuglio ma poi gli ex combattenti, che intendevano inscenare una protesta contro la proclamazione di indipendenza, hanno desistito dai loro propositi.



fonte: ansa.it

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