mercoledì 6 febbraio 2008

ALLE URNE IL 13 E 14 APRILE

Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, dopo che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha siglato il decreto di scioglimento delle Camere dicendosi ''rammaricato per le elezioni anticipate''. Napolitano, dopo l'insuccesso dell'incarico affidato al presidente del Senato Franco Marini per un Governo che mettesse mano alla riforma della legge elettorale ha auspicato che il dialogo tra le parti resti ''un'esigenza ineludibile''. La decisione di sciogliere le Camere e' stata per il presidente della Repubblica Napolitano una scelta ''obbligata''. Con ''rammarico'' il Capo dello Stato ha dovuto ''chiamare nuovamente gli elettori alle urne'', senza che pero' l'auspicata riforma della legge elettorale venisse approvata. In ogni caso, quale che sia stata la decisione, per il presidente della Repubblica ''il dialogo'' sulle riforme e sulla necessita' di intervenire sul sistema politico-istituzionale ''resta un'esigenza ineludibile per il futuro del Paese''.



Fonte: asca.it

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