sabato 8 marzo 2008

Il Vibonese ha la maggiore concentrazione di criminalità

La vicepresidente dell’Antimafia analizza i problemi del territorio
Colloquio con Angela Napoli

Con la consueta lucidità e disponibilità Angela Napoli, vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, nel corso di una conversazione ha così dipinto la realtà del Vibonese. Per la Napoli nel territorio "purtroppo sono emersi degli intrecci malavitosi, politicomassonici e questo non va dimenticato perchè è proprio il fulcro". Proseguendo cita il procuratore Ledonne della Dda che "in Commissione antimafia ha confermato quello che è stato sempre il mio sospetto: il Vibonese ha la maggiore concentrazione in termini di criminalità di intrecci che sono venuti fuori grazie alla capacità della dottoressa Manzini ed ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine ed in particolar modo il precedente Capo della Squadra mobile Ruperti”. La Napoli ha sottolineato come «non ci sia stato settore o quasi, nel Vibonese immune da collusioni e da presenze massonico deviate».
L'esponente politico si è pure soffermato pure sul settore-sanità. «Il problema è esploso ultimamente e va inquadrato - ha detto - sotto due aspetti: la costruzione del nuovo presidio ospedaliero ed il presidio già esistente.
Per quanto concerne la nuova struttura è in atto il processo penale: qualcuno ha già avuto delle condanne ma non hanno colpito ancora, o non vogliono colpire, la parte più responsabile della politica perchè lì ci sono stati finanziamenti. Per quanto concerne il presidio ospedaliero “Jazzolino”, rimbalzato su tutte le cronache nazionali soprattutto per la morte di due ragazze, c'è una responsabilità del tutto interna». La Napoli dopo aver sottolineato che «all'interno della struttura vi sono professionisti validi e all'altezza, ha così proseguito: Mala mia impressione è che i professionisti validi non siano stati adeguatamente supportati o forse siano stati anche demotivati rispetto a loro colleghi assolutamente non all'altezza. Anche lì bisognerebbe fare delle indagini interne per verificare come sono stati vinti i concorsi e come sono state fatte determinate nomine”.
La parlamentare sottolinea come tutto “sia esploso con ì decessi delle due sedicenni per i quali c'è una grande responsabilità anche di parte della Procura che non è intervenuta adeguatamente.
Nel caso di Federica Monteleone la perizia venuta fuori dopo un anno ed il procuratore non ha fatto immediatamente sequestrare la sala operatoria e lì sono entrati tutti. Non si conoscono le indagini interne perchè c'è tutta una copertura che fa parte della gestione generale di Vibo”.
Angela Napoli non risparmia Gaetano Bruni, oramai ex-presidente della Provincia. «Ha grossissime responsabilità -dice - anche se qualcuno ha detto che le mie denunce erano campate in aria. Ma non è assolutamente così perchè parecchie
cose sono già emerse. Mi riferisco nello specifico al progetto "Infratur" che ha visto alcuni comuni della provincia vibonese collusi con i Mancuso. Pian piano si sta squarciando questo velo però resta molto da fare.
Credo che organi superiori non abbiamo proprio voglia di incidere adeguatamente perchè probabilmente vi sono intrecci». Ricorda il prefetto Basilone: «Dopo la sua ottima relazione fatta sull'Asl di Locri, è rimasta qualche mese e poi è stata premiata». Cita ancora Rodolfo Ruperti «che pirtroppo
è andato via» Angela Napoli annuncia che presto andrà a trovare ìl nuovo prefetto di Vibo Valentia e si augura che tante
cose cambino «ad iniziare dall'amministrazione provinciale». Sul sindaco pensa che «non sia adeguatamente supportato e non è riuscito ad ingranare adeguatamente per le necessità di Vibo. Ma sono convinta che se cambierà, come ci auguriamo, il Governo centrale automaticamente cambieranno anche i governi periferici, che sono rimasti abbarbicati alle loro poltrone solo per le tutele che hanno dall'alto».


Fonte: il quotidiano della calabria

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