martedì 6 luglio 2010

Otto anni di fallimenti (e falliti)

Da Falcone a Nicotra solo delusioni

Sono passati otto anni e due amministrazioni politiche si sono alternate. Dopo anni di promesse il nostro paese rimane ancora fermo. Nessuna crescita né economica né turistica né in nessun altro settore.

La differenza tra le due amministrazioni comunali sta solo nel dove siedono i consiglieri, chi prima alla maggioranza ora all’opposizione e viceversa.

Tutti hanno promesso progetti per il rilancio del paese ma si sono limitati solo alle promesse. L’ascensore Castello-Marina è ancora fermo, le strade del centro storico sono prive di una pavimentazione e distrutte, la Piazza è stato un cantiere aperto in vista delle elezioni regionali (meglio non parlare del pessimo gusto di usare pavimentazioni diverse). Mancano trasporti pubblici, da anni è ferma la realizzazione del lungomare Marina–Seggiola (ogni tanto spunta qualche nuovo progetto tipo porti turistici e grotta azzurra ma il lungomare continua a restare fermo). La spiaggia della marina sparisce, e non solo questa, e nessuno interviene per fare uno studio delle correnti marine e progettare un piano di rinsabbiamento delle coste pizzitane. Non esistono progetti per nuovi parcheggi, mentre quei pochi posti auto che abbiamo sono stati convertiti in strisce blu.

I nostri amministratori hanno trasformato Piazza della Repubblica (area di attrattiva turistica e di passeggio) in un parcheggio. Ormai da parecchi anni, per accontentare il sig. Toscano, Piazza Musolino (fronte castello, unico posto dove potrebbero parcheggiare i residenti del centro storico) viene concessa a questi che ne fa lo spazio aperto del suo ristorante: è l’unico caso in cui si verifichi che i privilegi del singolo e del privato prevalgano sugli interessi del pubblico e dei cittadini.

Il commercio ormai é inesistente e i corsi Garibaldi e S. Francesco si trovano con la metà degli esercizi commerciali rispetto a dieci anni fa. Nessuno si preoccupa di sviluppare un piano per lo sviluppo del commercio.

Sia la sinistra che l’UDC si sono solamente preoccupati di cementificare. Hanno creato interi quartieri e palazzoni in stile “Corviale” di Roma.

Non esiste una Biblioteca e non esistono eventi culturali (le uniche attività sono il cineforum e il festival del cinema curate dal Circolo della Lanterna Magica) perché le amministrazioni preferiscono destinare i fondi ad altro. Ci si preoccupa di finanziare solo sagre del pesce e della salsiccia per accontentare gli amici che devono mangiare (non mi riferisco agli alimenti) in questi eventi.

Le preoccupazioni che sono rimaste ai politici pizzitani sono: cementificazione, costruzione di villaggi (queste due cose magari in modo abusivo) e utilizzazione dei successi elettorali conseguiti a Pizzo solo come rampa di lancio per una personale carriera politica che possa arricchire le loro tasche.

1 commento:

Unknown ha detto...

l'articolo scritto nel blog conferma lo stato di disagio e di malessere diffuso nella nostra "bella" cittadina di Pizzo. Ho scritto BELLA tra virgolette in quanto tutto il peggio è stato già perpetrato dalle due malegestio comunali degli ultimi 8 anni..Il benessere della popolazione pizzitana è stata sempre trascurata per fare spazio ai propri e soliti interessi personali delle cosidette giunte e dirigenze comunali...cosa dire e sperare di più? Ai posteri l'ardua sentenza.

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