domenica 30 maggio 2010

La nascita della non politica

Con l’arrivo di tangentopoli cambia il volto della politica italiana. Il biennio 1992-1994 vede un radicale cambiamento del parlamento, partiti storici escono dalla scena politica italiana e nuovi movimenti politici entrano per la prima volta in parlamento.

DC, PSI, PSDI, PLI e PRI: alcuni di essi spariscono, altri si ridimensionano. Ciò che prima governava l’Italia dalla fine della seconda guerra mondiale si trova all’opposizione o fuori dal parlamento.

Nasce Forza Italia e arriva in parlamento la Lega Nord, il MSI diventa Alleanza Nazionale e per la prima volta arriveremo ad un governo con dei ministri di destra (o come alcuni dicono: “fascisti”). Sparisce il Partito Comunista Italiano che si trasforma in PDS e per anni i partiti che si rifanno direttamente al comunismo non approderanno al governo o avranno ruoli del tutto marginali.

Ma oltre ai cambi di sigla e di politica cosa cambia nella nostra politica?

Cambia un aspetto, secondo me, non da poco: il rispetto. Viene meno il rispetto verso le istituzioni, verso l’avversario politico e verso la politica. La società civile italiana non ha più rispetto verso le istituzioni che governano e amministrano l’Italia. Questa mancanza di rispetto avviene quotidianamente su tutti i media.

Ma i primi a dare il cattivo esempio sono i politici. La seconda repubblica ci regala insulti, schiaffi e sputi. Risse in parlamento con lanci di oggetti, esposizioni di maglie e striscioni con slogan e insulti verso l’avversario, mortadelle volanti per palazzo Madama. Poi arriveremo a crisi di governo perché portaborse e portavoce vengono beccati per strada con trans, così come presidenti di regione che si dimetto per video e festini sempre con trans. Parlamentari che sniffano cocaina, festini in palazzi di governo e viaggi in giro per il mondo a spese dello stato. Gli scandali da che erano alleanze trasversali diventano scandali rosa… Ma gli Italiani volevano proprio questo come seconda repubblica?

Da mani pulite le speranze di una Italia migliore sembra sparire.

Dobbiamo aspettare una seconda rivoluzione (se cosi possiamo chiamare “mani pulite”)? Magari culturale e non che venga dalle camere dei tribunali.

Nessun commento:

Ricerca personalizzata